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Antonio Trifone |
Il telefono squilla un paio di volte. Dall’altra parte della cornetta c’è l’avvocato Luca Lanzalone, genovese, 48 anni. I livornesi, un anno fa, in piena era Cinque Stelle, lo hanno conosciuto come il regista del concordato. Il legale con gli studi a Genova e a Milano che tenendo a braccetto il Comune ha accompagnato l’azienda dei rifiuti, Aamps, sui binari del tribunale. I romani, oggi, lo scoprono come l’uomo dello stadio. L’avvocato che per conto della sindaca Virginia Raggi e - anche lì - dell’amministrazione pentastellata, seguirà la delicata partita di Tor di Valle. In altre parole il professionista arrivato - o spedito - in soccorso della giunta romana dopo il “famo sto stadio” lanciato da Spalletti, Totti e compagni.
«Sì, è vero, assistiamo il Comune di Roma nella procedura di Tor di Valle», spiega parlando sempre al plurale, come studio legale. Come è finito a Roma? «Nessuno me l’ha mai detto, ma presumo che ci sia stato un contatto tra Nogarin e la Raggi. Insomma, che le due amministrazioni si siano parlate, come di solito capita». Risponde «assolutamente no» quando gli viene chiesto se sono stati Grillo, la Casaleggio o più in generale il Movimento a chiamarlo. Il suo studio, dice, lavora con amministrazioni di tutti i colori («altrimenti in 23 anni saremmo morti di fame»). «Probabilmente su Livorno sono stati soddisfatti di come abbiamo lavorato, funziona sempre per passaparola». È comunque innegabile che a lui sono state affidate due delle partite più scottanti delle amministrazioni principe del Movimento: l’azienda dei rifiuti a Livorno, lo stadio a Roma.
Fonte: http://iltirreno.gelocal.it